Introduzione:
Non si tratta di casi sporadici, ma la maggior parte dei cuccioli che troviamo esposti nelle vetrine dei negozi di animali, soprattutto nei grandi centri commerciali, provengono dai paesi dell’Est. E’ uno dei motori più grandi di traffico di cani. Ma i negozianti non essendo allevatori, l’unica cosa che interessa è attrarre gente, vendere i propri prodotti e un cucciolo purtroppo rientra tra questi. A chi non farebbe tenerezza un minuscolo 4 zampe che gioca in una vetrina priva di stimoli? Ma prima è meglio porci qualche domanda del tipo, da dove provengono? Chi li ha allevati? Bene analizziamo questi quesiti, vediamo i tanti punti che rimarranno irrisolti tra un negoziante e un acquirente entusiasta, che in quel momento non verrebbero mai in mente tali considerazioni.
I tanti quesiti dei cuccioli di un negozio:
E’ tanta la gente che si sofferma davanti alle vetrine di un negozio di animali, dove ahimè, esposti ci sono cuccioli. Ma le persone che poi realmente acquisteranno a cosa andranno incontro? Ribadiamo ancora un volta che non è raro, anzi, che un cucciolo in vendita in un negozio provenga dei paesi dell’Est Europa, e di partenza nessuno potrà mai saper nulla dei loro genitori, neanche in una misera foto! Ma c’è un qualcosa di ancor più terrificante. Spesso, e non mancano lamentele e testimonianze, il cucciolo potrebbe già avere malattie pregresse o presentarle in seguito; questo per via delle condizioni folli e spregevoli con cui vengono allevati e successivamente trasportati per lunghissimi viaggi in bui furgoni che percorrono km e km, per raggiungere il negozio richiedente.
Ma la cosa assurda nel momento dell’acquisto è il libretto sanitario. Spesso viene riportata la razza anche in modo sbagliato, ad esempio (volpino di Pomerania) invece che Spitz tedesco nano. Nel libretto mancano al rapporto diversi vaccini importanti, sembra presente solo il primo. Ma poi chi li ha vaccinati? Bho! Solitamente manca anche il timbro di un ambulatorio veterinario! Ed il pedigree? Ne sono ovviamente privi, o magari non possono consegnartelo al momento della vendita, dandoti così l’assurda possibilità di scegliere con o senza. Sai quanto costa un pedigree? 25 Euro poco più, poco meno. Ricorda poi che in Italia vendere un cucciolo esente da pedigree e spacciarlo di razza (venderlo ad un prezzo vantaggioso confronto a quello di mercato) è illegale. E perché ai negozi è concesso?
Questi sono cuccioli destinati a viaggiare su furgoni, in gabbie strettissime e tutti ammassati tra loro. Tenuti in vita con il glucosio, separati quanto prima dalla madre, pronti a raggiungere negozi in ogni parte d’Italia belli arzilli, ma molti di loro non sopravviveranno! Ma se i vivi sono pari ai morti, a loro poco importa. Quindi potrai farti un’idea sul loro stato di salute (e se ancora hai dubbi, ti invito a leggere la triste storia di Tokyo). Questo è anche il motivo per cui il negoziante, nel contratto di vendita, si scaricherà da tutte le responsabilità.
Gli allevamenti dei paesi dell’est contro allevamenti responsabili.
Gli allevatori responsabili sono coloro che studiano e conoscono a fondo la razza. Ne allevano una sola, al quale si specializzano! Seguono i loro cani, non li pongono a stress, fanno visitare la loro attività a tutti i possibili acquirenti. Non temono nulla, sanno che da loro la gente troverà: responsabilità, amore per i propri cani, professionalità ed esperienza. Questo è il motivo per cui i cuccioli di un allevatore qualificato costano molto. C’è un duro lavoro dietro, molte spese e una selezione ben precisa in modo da riprodurre soggetti sani, c’è garanzia! Sani sono i genitori dell’allevamento, sani saranno i cuccioli da adottare. Quindi quale allevamento responsabile può dare i propri cuccioli ad un negozio?
Dall’atra parte ci sono invece, allevatori che dei propri cuccioli interessa ben poco. Sono dei prodotti, come lo sono del resto le mamme che svolgono la menzione di produttrici, sfruttate sin dal primo calore. Questi “allevamenti” sfornano cuccioli di ogni razza, in grandi quantità, cercano di coprire ogni richiesta; vengono cosi definiti allevamenti a batteria o canifici. Nella maggioranza dei casi, si trovano nei paesi dell’Est, dove i cani di tali allevamenti, subiscono maltrattamenti fisici, psichici, igienici e vengono posti sotto stress. Sono paesi dove si possono prelevare cuccioli a prezzi vantaggiosi, rivenduti dai negozi al prezzo di 800 Euro più o meno. Questi cuccioli provengono spesso dall’Ungheria, affrontano lunghi viaggi senza vaccinazioni e distaccati prematuramente dalla madre. Tutto ciò porta i futuri adulti a presentare oltre che problemi di salute, gravi problemi psichici, che puoi leggere cliccando il link in blu.
Acquistare un cucciolo in un negozio è uno dei tanti errori commessi durante la scelta di un cane. Quando si sceglie una certa razza, dovreste informarvi sulla morfologia, caratteristiche e la storia, affidandovi ai tanti allevamenti seri che sapranno soddisfare le vostre esigenze. Acquistando un cucciolo in un negozio non si salva nessuno, si alimenta soltanto l’esistenza di questo fenomeno.
La testimonianza di un’allevatrice:
Sono incaxxata nera e non sarò breve.
Ieri , domenica, intorno alle 13 , mentre mi stavo accincendo a consumare il mio luculliano pranzo consistente in un panino col formaggio, squilla il telefono. Penso, porco mondo, possibile che debbano sempre rompere all’ora di pranzo? Comunque rispondo. Una signora mi dice di aver avuto il mio numero da un mio amico e mi chiede aiuto per un cucciolo di Caucaso da lei acquistato che però non può più tenere perchè lei è fuori tutto il giorno ed il cane in casa combina casini. Le chiedo se ha contattato l’allevatore e mi risponde che l’ha preso in un negozio. IN UN NEGOZIO????? Le dico che potrei tenerglielo in attesa di trovare una sistemazione, però non gratis. Mi dice che non può spendere (cane pagato 900 euro), che deve assolutamente entro sera liberarsi del cane e che l’avrebbe portato al canile. Purtroppo ho una coscienza stronza che non mi avrebbe fatto stare serena sapendo che questo cucciolo sarebbe finito chissà dove, per cui le dico di portarmelo. Un paio d’ore dopo arriva , con la figlia , entrambe in lacrime , ma dicendo che non potevano fare altrimenti. Le ho fatto , ovviamente, un caxxiatone , perchè bisogna informarsi sul cane che si vuole PRIMA di prenderlo e soprattutto MAI in un negozio.
Mi consegna cane e documenti. Passaporto ungherese (ma pensa un po’!!!) e contratto di vendita del negozio. Niente pedigree, ovviamente. Mi leggo il contratto , Dalton il suo nome. ROBA DA MATTI!!!! Non solo vendono illegalmente un cane senza pedigree, ma nella premessa parlano di benessere animale!!! Loro, che importano cuccioli a gogò e poco importa se il rapporto morti vivi è di 10 a 1 !!! Non solo, scrivono anche che il cane sarà probabilmente affetto da displasia dell’anca e del gomito, perchè tipiche della razza. No, tipiche di una selezione del caxxo, dico io!!! Ora, mi domando:
1 se i cani senza pedigree non possono essere considerati di razza pura, perchè li possono vendere nei negozi??
2 sono anni che ci frantumano i cosiddetti con le razze pericolose prima e col patentino poi e lasciano vendere liberamente cani come i Caucasi, Rottweile , Dogo ai negozi ????????????? Oltretutto cani dei quali non si sa un beato tubo di quello che c’è alle spalle dunque potenzialmente pericolosi in quanto mal selezionati. Già, ma noi siamo il paese dei controsensi, dove il patentino si fa DOPO che il cane ha morsicato. E sì che confiniamo con Paesi come la Svizzera dove ci sono regolamenti severi per detenere determinate razze , possibile che non attingiamo mai dagli altri nelle cose sensate ?
3 L’Enci che cavolo fa , oltre che prendersi i soldi ? Pensa che sia sufficiente pubblicare sul sito un misero quadratino dove si ricorda che la vendita di cani di razza senza pedigree è illegale? Non sarebbe forse più opportuno, visto che è un ente nazionale , che chiedesse l’approvazione di una legge che vieti la vendita dei cani nei negozi ?
Concludo dicendo che per fortuna Dalton ha vinto la sua lotteria di capodanno e questa mattina è andato in una nuova casa, con tanto spazio, con persone che sanno cos’è un caucaso, con una femmina della sua razza , un gatto e tre ragazzi. Penso però con tristezza a tutti quei Dalton che non troveranno qualcuno come me sulla loro strada.
curioso vedere come la gente la prende in quel posto tranquillamente dai negozianti ed invece a noi allevatori minaccia denunce se al cane viene su un dente storto!!!
Di: Laura Monfreda (Centro cinogattofilo Le Ranard Gris)